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Quando Carl Craig faceva l'"Herbie Hancock" di Detroit

Innerzone Orchestra, il jazz-rock di Carl Craig.


Con il progetto Innerzone Orchestra Carl Craig ha pubblicato l'album "Programmed" nel 1999.
Erano già alcuni anni che produttori come Squarepusher tentavano contaminazioni fra nuove tendenze elettroniche e forme pre-esistenti di jazz o jazz-fusion.
In quella fase storica tra l'elettronica e altri generi musicali esisteva una rigida separazione e i tentativi fatti da questi producers, per quanto ben accolti dal pubblico elettronico, non vennero minimamente compresi da critica e consumatori del jazz e dei generi interessati alla contaminazione. 
Si è dovuta avvicendare un'intera generazione cresciuta fra i suoni dell'elettronica per far diventare consueto qualcosa che allora era visto con diffidenza o indifferenza.
La velocità di consumo di una musica divenuta ormai immateriale rischia far perdere memoria di molti dischi pregevoli come questo.
L'operazione di Craig tenta di mescolare una serie di influenze dal funk all'hip-hop, dal jazz al soul, mettendo insieme vari collaboratori, in un tentativo che anticipa di quasi 20 anni sonorità che oggi attraversano la popular music.

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