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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

SignofSound with Entropia al Teatro Il Cantiere

Dopo il successo del live con Maurizio Giammarco al Brancaleone di Roma, lo scorso 2 febbraio, lo spettacolo SignOfSound torna nella Capitale sabato 23 febbraio al Teatro Il Cantiere (Via Gustavo Modena, 92 - zona Trastevere) con una nuova performance multimediale e multisensoriale che fonde 5 discipline artistiche - musica, pittura, danza, videoarte, recitazione - in una continua interazione creativa estemporanea. Un frammento dello spettacolo:  http://youtu.be/ ScYBqK3Fq-k SignOfSound: Realizzato con il patrocinio dell'Accademia Nazionale di Danza e dell'Accademia delle Belle Arti di Roma, SignOfSound è frutto della ricerca che la pittrice e coreografa Fabiana Yvonne Lugli Martinez ha ideato a New York e sviluppato, a partire dal 2000, sul rapporto tra suono, movimento ed immagine. Proprio a partire dalla sezione musicale - curata da Entropia - formazione storica della scena elettronica italiana composta da Amptek Alex Marenga e Dr. Lops - il progetto compie uno studio av

AMPTEK intervista ANDREA BENEDETTI (plasmek) 2002

Ho rinvenuto nei miei archivi questa interessante intervista che realizzai nel 2002 ad Andrea Benedetti per il bollettino on line della trasmissione di musica elettronica THE ZONE. Contiene un interessante ricostruzione della scena di Roma degli anni 90. Molti di coloro che si avvicinano oggi alla musica elettronica ne ignorano completamente la storia e gli stili, e purtroppo si è persa anche la memoria di quello che è stata la scena romana che ha dato vita a questo fenomeno anche in Italia. Questo ripescaggio di un'intervista cosi antica, permette di apprenderne alcuni aspetti. Cos’è per te la techno? Significa far filtrare le proprie emozioni e le proprie esperienze, personali e culturali, tramite degli strumenti elettronici, cercando di creare una musica che sia la massima espressione del rapporto uomo/macchina. Quale rapporto c’è fra te e la “macchina”? Credo che la “macchina” in senso lato debba consentirci di essere migliori di quello che siamo e di farci fare