Passa ai contenuti principali

La Musica come Anestetico





Una riflessione sul personaggio osannato in modo unanime dai media.
Personalmente sempre detestato, malgrado ci fosse chi ammirasse una presunta difficoltà tecnica di esecuzione (in realtà si trattava di fatica per essere in un meccanismo di produzione intensiva di musica di intrattenimento).
Ma la "popular music" va sempre collocata nei periodi storici, inquadrata nei modi di consumo e nei gruppi sociali di riferimento.
Partiamo dal periodo storico, anni 60 e crescita esponenziale negli anni 70. Gli anni delle controculture, dei movimenti, della rivoluzione dei costumi, delle contestazioni.
Il modo di consumo, puro intrattenimento dopolavorista e feste de l'Unità.
Gruppi sociali di riferimento, lavoratori e classe operaia in prevalenza delle "zone rosse" e piccola borghesia di provincia.
Il prodotto concentra i suoi temi sui "valori" della Romagna: la famiglia, l'amore e l'amicizia
Il liscio e Casadei sono stati a tutti gli effetti un anestetico culturale inoculato nelle masse controllate dal duopolio DC e PCI spaventate dal collegamento in emersione dirompente in quegli anni di rock e contestazione e successivamente di altri generi legati alle trasgressività del mondo giovanile.
Il personaggio è stato, infatti, vassallo del potere politico, prima locale, il PCI, poi nazionale, Berlusconi, poi la Lega, poi Renzi, poi il PD. L'icona della mediocrità nazionalpopolare fatta di marcette in 3/4 zumpappà spensierate e innocue.



Commenti

Post popolari in questo blog

Chitarra e synth, una riflessione estetica

Chitarra e synth, una riflessione estetica Nel recente articolo pubblicato da princefaster.com sulla storia della chitarra synth e dei suoi protagonisti abbiamo accennato anche ai risultati pratici dell’applicazione di questa tecnologia nei dischi realizzati da quando questa innovazione è stata introdotta. http://www.princefaster.it/la-lunga-storia-della-chitarra-synth-analisi-ed-evoluzione/ Riteniamo però opportuno un ulteriore approfondimento sul tema del suono sintetico nella popular music degli ultimi decenni. Il suono sintetico Cos’è il synth e cosa produce? Il sintetizzatore è l’assieme di moduli elettronici sviluppati nel corso del XX secolo connessi fra di loro al fine di produrre un suono mediante l’impiego di circuiti elettrici. Il rapporto fra suono ed elettricità si crea appena quest’ultima viene introdotta nella civiltà industriale. I pionieri delle prime macchine che emettono suoni mediante la sollecitazione di correnti elettriche anziché vibra

Un articolo di Muzak su Francesco de Gregori, quando la stampa musicale non aveva peli sulla lingua

Negli anni '70 italiani si era formata una critica musicale, politicizzata e ma molto preparata, che raccontava i fenomeni della musica popolare senza i condizionamenti dovuti ai rapporti economici che esistono ormai fra industria e stampa. Talvolta i giudizi erano forse troppo tassativi ma nascevano dal confronto fra opere musicali di livello altissimo che uscivano in quegli anni e che imponevano un certo rigore metodologico. Oggi, invece, siamo innanzi, da un lato a un'impreparazione culturale diffusa dall'altro a una complementarità al mondo dei promoter e delle agenzie di stampa sommata a una serie di modelli dominanti nella società italiana che rendono "intoccabili" tutta una serie di personaggi. Uno di questi è senz'altro Francesco de Gregori, eletto a sommo poeta e a icona culturale "nobile" di un parte del paese ma che negli anni '70 veniva esaminato con grande rigore critico. Pertanto riporto alla luce un articolo della mitica rivista &q

un articolo scritto per la scomparsa di Alessandro Alessandroni

Alessandro Alessandroni, death of the whistle The Man Alessandro Alessandroni died on March 26 (2017) at 92 years. Composer, conductor and multi-instrumentalist he will be remembered for his skills as a guitarist and whistler in many famous Italian and international cinema soundtracks Alessandroni began to play various instruments such as guitar, mandolin, piano, flute and sax like a self-taught.  After graduating from the conservatory of Rome he began to work with the “Fonolux” society as member of orchestra for film music. In that period he met Nino Rota who discovers his talent as a whistler. He was nicknamed "whistle" (“fischio”) by director Federico Fellini. Its crisp, clean whistle has been appreciated by many Italian composers of film.  In 1964 Ennio Morricone calls him to make a "fischiatina" (“a little whisper”) for a unknown western movie by Sergio Leone and this song was the theme of the titles of "A Fistful of Dollars". On this music Alessandro