Personalmente sempre detestato, malgrado ci fosse chi ammirasse una presunta difficoltà tecnica di esecuzione (in realtà si trattava di fatica per essere in un meccanismo di produzione intensiva di musica di intrattenimento).
Ma la "popular music" va sempre collocata nei periodi storici, inquadrata nei modi di consumo e nei gruppi sociali di riferimento.
Partiamo dal periodo storico, anni 60 e crescita esponenziale negli anni 70. Gli anni delle controculture, dei movimenti, della rivoluzione dei costumi, delle contestazioni.
Il modo di consumo, puro intrattenimento dopolavorista e feste de l'Unità.
Gruppi sociali di riferimento, lavoratori e classe operaia in prevalenza delle "zone rosse" e piccola borghesia di provincia.
Il prodotto concentra i suoi temi sui "valori" della Romagna: la famiglia, l'amore e l'amicizia
Il liscio e Casadei sono stati a tutti gli effetti un anestetico culturale inoculato nelle masse controllate dal duopolio DC e PCI spaventate dal collegamento in emersione dirompente in quegli anni di rock e contestazione e successivamente di altri generi legati alle trasgressività del mondo giovanile.
Il personaggio è stato, infatti, vassallo del potere politico, prima locale, il PCI, poi nazionale, Berlusconi, poi la Lega, poi Renzi, poi il PD. L'icona della mediocrità nazionalpopolare fatta di marcette in 3/4 zumpappà spensierate e innocue.
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