Sempre un mix di potente hard rock quasi sabbattiano e prog-jazz caratterizza i lavori del trio della chitarrista norvegese Hedvig Mollestad che pubblica un nuovo lavoro su Rune Grammofon.
I brani, sempre sviluppati sempre in lunghe improvvisazioni, non deviano mai verso inutili tecnicismi stile fusion, malgrado qualche critico senza alcuna ragione dica il contrario. Ma come al solito c'è chi parla di argomenti che non conosce.
Il suono del trio si muove sulle sonorità storiche dell'hard rock in un hendrixismo jazzato che ricorda il primo McLaughlin, quello di Devotion e primissima Mahavishnu, ma su strutture più vicine alla semplicità del blues rock.
Chitarra e synth, una riflessione estetica Nel recente articolo pubblicato da princefaster.com sulla storia della chitarra synth e dei suoi protagonisti abbiamo accennato anche ai risultati pratici dell’applicazione di questa tecnologia nei dischi realizzati da quando questa innovazione è stata introdotta. http://www.princefaster.it/la-lunga-storia-della-chitarra-synth-analisi-ed-evoluzione/ Riteniamo però opportuno un ulteriore approfondimento sul tema del suono sintetico nella popular music degli ultimi decenni. Il suono sintetico Cos’è il synth e cosa produce? Il sintetizzatore è l’assieme di moduli elettronici sviluppati nel corso del XX secolo connessi fra di loro al fine di produrre un suono mediante l’impiego di circuiti elettrici. Il rapporto fra suono ed elettricità si crea appena quest’ultima viene introdotta nella civiltà industriale. I pionieri delle prime macchine che emettono suoni mediante la sollecitazione di correnti elettriche anziché vibra
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