Malgrado io suoni prevalentemente musica elettronica sono di base un chitarrista. Alcuni chitarristi sono stati per me fonte di ispirazione e ancora oggi sono per me dei riferimenti.
Though I mostly play electronic music I'm a guitarist. Some guitarists have been inspired by me and still are for me references today,
01 John McLaughlin
Ho molto apprezzato il suo stile contaminato, in particolare degli anni 70, fra musica indiana, jazz, rock e flamenco. Il suo modo cromatico di riprodurre i pattern ritmici delle tablas sono stati una rivoluzione. Le frasi nervose e i percorsi originali che esegue sulla tastiera sia della chitarra acustica che dell'elettrica lo caratterizzano già alla fine degli anni 60 dal terzinato classico del jazz e dal pentatonismo del rock.
02 Robert Fripp
I King Crimson sono un progetto che seguo da oltre 35 anni. Mi piacciono sia le note lunghe che i suoni saturi del Les Paul di Fripp. Capace di complessi intrecci ritmici, di improvvisazioni libere e di articolate parti scritte e pianificate al millimetro mentre sta sul palco con una posa artistocratica senza mai concedersi a coreografie inutili. Mi hanno colpito molto anche le sue sperimentazioni col Gr300 e i Frippertronics degli anni 80, un tentativo di far diventare la chitarra un sintetizzatore.
03 Jeff Beck
E' il chitarrista che preferisco fra gli storici. Innovatore da sempre ha saputo includere il fraseggio e le legature dell'armonica e della voce del blues sulla chitarra. Ha un tocco spettacolare e un controllo sul vibrato straordinario.
04 Jimi Hendrix
E' quello che ha scritto il lessico della chitarra elettrica. Non solo note, ma suoni, rumori, feedback, inneschi all'interno di un linguaggio in cui il blues prende nuove direzioni. Non è mai stato in realtà un tecnico in senso accademico ma portatore di un modo di suonare sporco e rudimentale che ha saputo coniugare a quanto la chitarra rock aveva espresso fino a quel momento le possibilità sonore, timbriche, rumoristiche, atonali dell'elettricità. Inoltre un grande improvvisatore.
05 Terje Rypdal
Il chitarrista nordico per eccellenza. Capace di evocare i paesaggi innevati della Scandinavia scandendo il proprio suono distorto come quello di un violoncello. Il chitarrista che ha coniugato Hendrix al freejazz e a una concezione timbrica quasi sintetica. Frasi essenziali, di grande gusto melodico immerse nel reverbero, che spazializza il timbro della chitarra come fosse un organo.
06 Adrian Belew
Il Fripp che nasce dalla new wave. Capacità innovative sotto il profilo timbrico, grande esecuzione di parti scritte, frasi atipiche e sbilenche, grande controllo dell'improvvisazione. L'impostazione di Hendrix applicata a un era in cui si affaccia l'elettronica alla chitarra.
07 Derek Bailey
Il devastatore per eccellenza. La chitarra come qualsiasi cosa ma non la chitarra. Generatore di rumori, si singhiozzi ritmici e frasi strozzate. Rivoluzionario del linguaggio, non ci sono solo note e scale. ma con un pò di ingegno può uscire di tutto.
08 Allan Holdsworth
Non solo un velocissimo. In realtà colui che ha disincagliato la chitarra dalle diteggiature e ha compreso che l'elettricità poteva emancipare anche dalle pennate. L'approccio sassofonistico e violinistico alla costruzione melodica del fraseggio della chitarra e l'applicazione di nuove regole armonico melodiche non solo allo strumento ma alla scrittura.
09 Frank Zappa
Il fraseggio di Zappa è unico. Si muove su schemi melodici e su acciaccature atipiche. Fermo su un accordo esplora i possibili cunicoli melodici delle scale. Le sue direzioni sono strane, non segue la logica più prevedibili. I suoi assoli sembrano ricavati facendo saltare alla puntina qualche solco, sono irrequieti. Il suono zanzaroso è unico, si riconosce all'istante.
10 Paolo Tofani
Il primo ad usare il guitar synth. Rock, jazz, medio oriente, free, sperimentazione, ha coniugato fra loro vari stili e generi. Fuori dagli schemi di qualsiasi modello di guitar-hero, in realtà ha aperto porte nuove alla sperimentazione della chitarra e alla sua contaminazione elettronica.
Though I mostly play electronic music I'm a guitarist. Some guitarists have been inspired by me and still are for me references today,
01 John McLaughlin
Ho molto apprezzato il suo stile contaminato, in particolare degli anni 70, fra musica indiana, jazz, rock e flamenco. Il suo modo cromatico di riprodurre i pattern ritmici delle tablas sono stati una rivoluzione. Le frasi nervose e i percorsi originali che esegue sulla tastiera sia della chitarra acustica che dell'elettrica lo caratterizzano già alla fine degli anni 60 dal terzinato classico del jazz e dal pentatonismo del rock.
02 Robert Fripp
I King Crimson sono un progetto che seguo da oltre 35 anni. Mi piacciono sia le note lunghe che i suoni saturi del Les Paul di Fripp. Capace di complessi intrecci ritmici, di improvvisazioni libere e di articolate parti scritte e pianificate al millimetro mentre sta sul palco con una posa artistocratica senza mai concedersi a coreografie inutili. Mi hanno colpito molto anche le sue sperimentazioni col Gr300 e i Frippertronics degli anni 80, un tentativo di far diventare la chitarra un sintetizzatore.
03 Jeff Beck
E' il chitarrista che preferisco fra gli storici. Innovatore da sempre ha saputo includere il fraseggio e le legature dell'armonica e della voce del blues sulla chitarra. Ha un tocco spettacolare e un controllo sul vibrato straordinario.
04 Jimi Hendrix
E' quello che ha scritto il lessico della chitarra elettrica. Non solo note, ma suoni, rumori, feedback, inneschi all'interno di un linguaggio in cui il blues prende nuove direzioni. Non è mai stato in realtà un tecnico in senso accademico ma portatore di un modo di suonare sporco e rudimentale che ha saputo coniugare a quanto la chitarra rock aveva espresso fino a quel momento le possibilità sonore, timbriche, rumoristiche, atonali dell'elettricità. Inoltre un grande improvvisatore.
05 Terje Rypdal
Il chitarrista nordico per eccellenza. Capace di evocare i paesaggi innevati della Scandinavia scandendo il proprio suono distorto come quello di un violoncello. Il chitarrista che ha coniugato Hendrix al freejazz e a una concezione timbrica quasi sintetica. Frasi essenziali, di grande gusto melodico immerse nel reverbero, che spazializza il timbro della chitarra come fosse un organo.
06 Adrian Belew
Il Fripp che nasce dalla new wave. Capacità innovative sotto il profilo timbrico, grande esecuzione di parti scritte, frasi atipiche e sbilenche, grande controllo dell'improvvisazione. L'impostazione di Hendrix applicata a un era in cui si affaccia l'elettronica alla chitarra.
07 Derek Bailey
Il devastatore per eccellenza. La chitarra come qualsiasi cosa ma non la chitarra. Generatore di rumori, si singhiozzi ritmici e frasi strozzate. Rivoluzionario del linguaggio, non ci sono solo note e scale. ma con un pò di ingegno può uscire di tutto.
08 Allan Holdsworth
Non solo un velocissimo. In realtà colui che ha disincagliato la chitarra dalle diteggiature e ha compreso che l'elettricità poteva emancipare anche dalle pennate. L'approccio sassofonistico e violinistico alla costruzione melodica del fraseggio della chitarra e l'applicazione di nuove regole armonico melodiche non solo allo strumento ma alla scrittura.
09 Frank Zappa
Il fraseggio di Zappa è unico. Si muove su schemi melodici e su acciaccature atipiche. Fermo su un accordo esplora i possibili cunicoli melodici delle scale. Le sue direzioni sono strane, non segue la logica più prevedibili. I suoi assoli sembrano ricavati facendo saltare alla puntina qualche solco, sono irrequieti. Il suono zanzaroso è unico, si riconosce all'istante.
10 Paolo Tofani
Il primo ad usare il guitar synth. Rock, jazz, medio oriente, free, sperimentazione, ha coniugato fra loro vari stili e generi. Fuori dagli schemi di qualsiasi modello di guitar-hero, in realtà ha aperto porte nuove alla sperimentazione della chitarra e alla sua contaminazione elettronica.
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