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Intervista ad Amptek (Alex Marenga) Ottobre 2011

D. Emerge sempre di piu’ interesse per le avanguardie storiche quali ragioni ti hanno spinto a questo recupero?

R. Innanzi tutto vari progetti nei quali sono stato coinvolto hanno rielaborato materiale proveniente dalle avanguardie storiche già da molti anni, in particolare Frammenti di Caos e poi Entropia con il cinema surrealista, le avanguardie sovietiche e l’espressionismo. Il futurismo, in particolare la figura di Luigi Russolo è centrale per tutti coloro che hanno a che fare con la musica elettronica, il suo è stato uno degli esempi più rilevanti di come il concetto di avanguardia si concretizza realmente nell’anticipare le tendenze successive, nel cogliere prima degli altri elementi che diverranno parte della quotidianità.
Credo che sia Surrealismo che Futurismo, pur essendo stati movimenti molto diversi, abbiano colto alcuni elementi fondamentali della società di massa, e quindi della modernità, la relazione fra uomo e le trasformazioni del mondo circostante dovute all’immissione nel quotidiano delle macchine, e il rapporto fra l’uomo e l’inconscio, ciò che di se stesso e del mondo non riesce a razionalizzare, ma che percepisce comunque nelle profondità della mente. Non si tratta quindi di una relazione tra i modelli estetici di oggi e quelli prodotti dalle avanguardie, ma di un’analisi di quanto ci sia di contemporaneo nella visione di quei movimenti
.

D. L’attualità delle avanguardie sta quindi nel loro modo di vedere le cose?

R. Esattamente, innanzi tutto perché oggettivamente esiste una relazione fra le grandi innovazioni che hanno rivoluzionato il mondo nei primi del novecento e quelle introdotte dall’era digitale. Le trasformazioni indotte dallo sviluppo del primo novecento hanno ridefinito i rapporti fra uomo e società e fra i modelli e le concezioni dell’arte e della cultura, introducendo nuove forme di rapporto sociale e contemporaneamente nuove forme di espressione (basti pensare a cinema e fotografia).
Il digitale rappresenta un altro punto cardine di trasformazione della società occidentale, che rimette in discussione i modelli produttivi e sociali, e inevitabilmente anche le forme e i modelli elaborati fino ad oggi in tutto il mondo della cultura, demolisce alcuni capisaldi della cultura contemporanea e getta le basi per lo sviluppo di nuovi.
Le avanguardie rappresentano l’approccio creativo dell’uomo nei confronti del nuovo, senza mediazioni del mercato o della società. Laddove i Lumiere rappresentano il cinema come sistema industriale, Man Ray o Duchamp rappresentano il cinema come pura espressione delle idee.
In questa ridefinizione digitale dei linguaggi riemerge il lavoro delle avanguardie storiche, basti pensare nella musica a quanto Cage o Stockhausen, sia stati recuperati nell’emisfero della “nuova musica elettronica”.


D. Due lavori di Entropia in prossima uscita sono colonne sonore di alcune pellicole delle avanguardie..

R. L’attualità dei modelli estetici esplorati dalle avanguardie storiche si ritrova nella loro complementarità con elaborazioni assolutamente contemporanee. La musica elettronica trova totale sinergia con le immagini di Man Ray o di Ralph Steiner o di Oskar Fischinger, anticipano incredibilmente modelli che ritroviamo nella sperimentazione digitale. E’ in questa logica che questi lavori sono stati realizzati. Anche alcune composizioni firmate come Amptek sono soundtrack di pellicole sperimentali. Nel frattempo “Eclectic Surrealism” che uscirà nel 2011 e “The Mechanized Eye” nel 2012, sono i due lavori dedicati alla relazione tra suoni digitali e sperimentazioni analogiche di Entropia.

D. Ma in quali di questi movimenti trovi maggiori punti di contatto con l’attualità?

R. credo che possano essere recuperati e riattualizzati elementi provenienti da varie avanguardie, sicuramente il futurismo, il dadaismo e il surrealismo. E’ come se ognuno di questi avesse colto in particolare un aspetto della relazione uomo società, che in realtà è all’interno di un quadro più complesso che è divenuto ancor più articolato. Non dimentichiamo che le avanguardie sorgono all’interno di un quadro in cui il rapido sviluppo europeo, sotto il profilo tecnico-scientifico ed economico, rende inadeguato il pensiero e la visione dell’uomo ottocentesca e rende necessaria l’elaborazione di nuove forme di lettura della società.

D. In questo quadro verso cosa sta andando la musica?

R. le tendenze presenti nella società moderna spingono la musica in varie direzioni, non dimentichiamo che il mercato è ancora oggi uno dei motori primari di qualsiasi espressione culturale, a prescindere dalle trasformazioni che il mondo subisce, l’industria tenta di governare la situazione a proprio vantaggio. Ma fondamentalmente dobbiamo fare i conti con un elemento, il digitale è ovunque, è tutto, è una dimensione assoluta in cui si muove tutto ciò che non è materia. Non hanno senso le necrofilie culturali che pretendono di analogizzare le cose perché erano “meglio”, si ricade nel discorso che faceva Umberto Boccioni sull’arte italiana: “chi oggi considera l'Italia come il paese dell'arte è un necrofilo che considera un cimitero come una deliziosa alcova.” Ci sono cose che appartengono ormai al secolo scorso e che è patetico pensare di far sopravvivere.
Nel nuovo universo digitale convergono tutti gli elementi trans-materici, i suoni, le immagini, le parole, coesistono e si mischiano in nuovi elementi, in nuove miscele, senza che il “come” siano state realizzate risulti rilevante. Se un rullante è vero o è falso, se un suono è campionato, se un colore è fotografato o dipinto, o aggiunti con Photoshop, tutto tende a coesistere. Tutto questo è già successo e succederà di nuovo.
Quando è nata la fotografia, la pittura ha ridiscusso il senso della ritrattistica e si è indirizzata verso l’espressione del non-figurativo, dell’emozionale, dell’istintuale, verso nuove direzioni ibridandosi con le nuove arti frutto dello sviluppo.


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