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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

il brano di Charles Manson rielaborato dai Beach Boys

 E' il 9 agosto del 1969 quando  Susan "Sadie" Atkins, Charles "Tex" Watson,  Linda Kasabian e Patricia Krenwinkel della "Family" di Charles Manson uccidono l'attrice Sharon Tate, in quel momento incinta del marito Roman Polanski, e altre tre persone al 10050 di Cielo Drive a Los Angeles. A distanza di poche ore saranno assassinate anche altre persone scelte a caso nella stessa zona con le stesse modalità: l'imprenditore Leno LaBianca e sua moglie Rosemary. La casualità della scelta delle vittime rese le indagini inizialmente confuse fino a quando il procuratore Vincent Bugliosi formulò le accuse contro i membri della "Family" di Charles Manson svelando al mondo che un gruppo di hippies era stato manipolato da un guru criminale e psicopatico assassinando crudelmente varie persone e commettendo una serie di innumerevole di reati a contorno. Fino a quel momento le indagini avevano riguardato lo spaccio di stupefacenti e la criminalità l...

Un articolo di Muzak su Francesco de Gregori, quando la stampa musicale non aveva peli sulla lingua

Negli anni '70 italiani si era formata una critica musicale, politicizzata e ma molto preparata, che raccontava i fenomeni della musica popolare senza i condizionamenti dovuti ai rapporti economici che esistono ormai fra industria e stampa. Talvolta i giudizi erano forse troppo tassativi ma nascevano dal confronto fra opere musicali di livello altissimo che uscivano in quegli anni e che imponevano un certo rigore metodologico. Oggi, invece, siamo innanzi, da un lato a un'impreparazione culturale diffusa dall'altro a una complementarità al mondo dei promoter e delle agenzie di stampa sommata a una serie di modelli dominanti nella società italiana che rendono "intoccabili" tutta una serie di personaggi. Uno di questi è senz'altro Francesco de Gregori, eletto a sommo poeta e a icona culturale "nobile" di un parte del paese ma che negli anni '70 veniva esaminato con grande rigore critico. Pertanto riporto alla luce un articolo della mitica rivista ...

Una riflessione su popular music e sviluppo tecnosociale

  Come spesso è stato preso in esame dai musicologi il perimetro della “popular music” contiene tutto quel materiale sonoro diffusosi nella società di massa, ovvero in quel modello sociologico venutosi a creare con la fase dell’industrializzazione caratterizzata dall’uso dei media. C’è da individuare nella diffusione dell’elettricità e degli apparati da questa alimentati il punto di partenza per la grande diffusione della “popular music” attraverso i mass media sempre più popolari e sempre più sofisticati sistemi di produzione e riproduzione del suono. La “popular music” si è sviluppata attraverso una serie di interazioni con vari elementi proposti dalla società capitalista nel corso del suo sviluppo e delle sue crisi. Il primo assunto che a qualsiasi ascoltatore appare chiaro è che sia mutata nel tempo con i costumi e le altre sovrastrutture della società, la “popular music” è fortemente connessa con i gruppi sociali che la fruiscono anche se soltanto in modo occasionale. Una ...